martedì, novembre 15, 2011

Focaccia di farina di castagne e rosmarino ripiena alll lardo e pecorino


E' arrivato il freddo, lo avete sentito??!!
E finalmente è arrivata nei negozi anche la farina di castagne. Avevo già fatto un inutile tentativo verso fine ottobre di andare alla ricerca di questo rarissimo prodotto e in ben due supermercati  mi aveno rifilato due confenzioni della medesima scadutiiii!!
E  un'po' ben mi sta!
Da brava ignorante quale sono, ignoravo, appunto, che la pregiata materia prima arrivasse fresca sugli scaffali solo ai primi di novembre, perchè le castagne mica si raccolgono a luglio!
Adesso che sono stata edotta di questo piccolo e trascurabile particolare non sbaglierò mai piu', lo giuro, chiedo perdono.
Con la mia nuova e freschissima farina mi sono subito data da fare per poter partecipare entro il 21 Novembre al contest-incontro indetto da Cucina Italiana all'interno della manifestazione "Il Desco".
Vi giuro che non è stato facile partorire questa ricettina, forse perchè nel mio immaginario le castagne erano legate a qcosa di dolce e denso tipo il Castagnaccio o la Pattona, come si chiama a Parma, ma dopo diversi tentativi finiti nel bidone, ho trovato la formula magica: focaccia di farina di castagne e rosmarino farcita con fettine di lardo pancettatto e pecorino al peperoncino.
Un'ottimo incontro tra dolce e salato, il carboidrato castagnoso e profumato caldo caldo, il lardo che cola e il piccante del peperoncino.....manca solo un bel bicchiere di rosso e voilà, cosa chiedere di piu' per le cenette atunnali e poi la focaccia è pure conviviale, bisogna chiamare qcuno e farla fuori in compagnia, a mangiare in gruppo, si sa, c'è piu' gusto!!

Per far la focaccia ho seguito una ricetta, da me leggermente modificata con l'aggiunta della castagna, che spopola negli ultimi tempi sul web (cavoletto di bruxelles in primis) e che personalmente trovo comodissima e di sicura riuscita, la focaccia "solo mescolata e non impastata" di Giorgio Locatelli. Cosi' eviterete pure l'acido lattico ai bicipiti!



Ingredienti 

per la focaccia:
farina manitoba 200g
farina di castagne 150g
farina tipo 00 150g
lievito di birra fresco 15g
acqua tiepida una tazza e mezza
olio d’oliva extravergine 2 cucchiai
sale 10g
rosmarino fresco qualche rametto

per la salamoia
acqua tiepida 6 cucchiai da cucina
olio d’oliva extravergine 6 cucchiai da cucina
sale 25g

per il ripieno:
lardo pancettato o di colonnata 
pecorino al peperoncino 
Quanto vi pare....

Mescolate tutti gli ingredienti della salamoia shackkerandoli in un vasetto col coperchio ben sigillato, fino ad ottenere un liquido denso.
In una ciotola setacciate le diverse farine e il sale, create la fontana e versatevi al centro l’olio e il lievito sciolto nell’acqua tiepida, mescolate con un cucchiaio, poi ungete la superficie dell’impasto (senza averlo impastato) con poco olio e lasciatelo riposare coprendo la ciotola con un panno umido, per 10 minuti.
Ungete una teglia da forno, riversatevi l’impasto (che rimane molto soffice-appiccicoso), ungete di nuovo leggermente la superficie e lasciate riposare per altri 10 minuti.
Poi, usando il matarello, partendo dal centro, stendete leggermente la focaccia, una volta verso il basso e una verso l’alto, senza premere troppo, delicatamente. Lasciate riposare per 20 minuti.
A questo punto, con la punta delle dita, formate tanti bucchetti sulla superficie dell’impasto, rimescolate la salamoia e versatela tutta sulla focaccia, riempiendo tutti i buchetti formati prima, (versatela proprio tutta la salamoia, anche se sembra tanta, serve a far diventare la focaccia veramente morbida).
Lasciate riposare di nuovo per 20 minuti.
Infine aggiungete un po’ di rosmarino tagliuzzato e infornate il tutto a forno già caldo a 220°C, lasciando cuocere per 25 minuti o finché la focaccia non sia dorata. Lasciate intiepidire su una griglia prima di tagliare tanti piccoli quadratini da farcire con il lardo e il pecorino a scaglie.







mercoledì, novembre 02, 2011

Il dolce di San Fanurio o Fanouropita



Secondo la leggenda, San Fanurio, che si festeggia il 27 agosto, ha la facoltà di fare ritrovare gli oggetti perduti ed è in grado  di svelare il destino delle ragazze nubili. Per ingraziarsi i favori del santo, insieme  alle offerte votive e a un'effige in argento di quel che si è smarrito, gli si deve portare un dolce cerimoniale detto fanouropita.

Così recita l'incipit di questa ricetta, scovata sul nuovo libro "La cucina di Vefa" che ho comprato qualche settimana fa alla Feltrinelli.
La bibbia dell'autentica cucina greca è un compendio di 500 e rotte pagine edito da Phaidon che raccoglie centinaia di ricette tradizionali tipiche delle diverse zone della Grecia riprodotte da fotografie moolto realistiche e quasi finte povere che sembrano fatte nella cucina di casa.
Appena ho sfogliato la sezione dolci, ho capito che l'avrei provata, intanto perchè Fanurio è un nome che solo a dirlo fa simpatia e poi se una torta ha pure poteri evocativi simil magici mi piace ancora di più, visto che quealche preghierina al santo ce l'abbiamo tutti pronta, perchè non provare....quindi caro Fanurio pensaci tu adesso a farmi ritrovare la parte sopra dello spremiagrumi elettrico che altrimenti è inutilizzabile e poi di spremere a mano mi sono francamette rotta, ho braccine deboli io!
E poi ci sarebbero anche quei 100 euro per gli le scarpe nuove che sicuramente mi sono caduti di tasca, ma non so bene dove, vabbè...scherzo non voglio mica prendere in giro il santo!
Vi lascio la ricetta di un ottima torta autunnale con cannella e noci con l'augurio di farvi ritrovare qcosa a cui tenevate che avete perso.

Ingrdienti:

burro, per imburrare
175 g di farina, piu' la farina per infarinare
3 cucchiaini di lievito per dolci
175 g di gherigli di noci tritati grossolanamente
1 cucchiaino di cannella in polvere
mezzo cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
120 ml di olio di semi
120 ml di succo d'arancia appena spremuto
4 cucchiaini di brandy
4 uova
250 g di zucchero semolato extrafine
zucchero a velo per decorare























 Preriscaldate il forno a 180 gradi. Imburrate una tortiera rettangolare di 25 cm per 30cm e infarinatela. Mettete la farina, il lievito, le noci, la cannella e i chiodi di garofano in una ciotola capiente. Miscelare l'olio, il succo d'arancia e il brandy in un frulllatore o in un robot da cucina. In un'altra ciotola sbattete le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto gonfio e soumoso. Aggiungete gli ingredienti liquidi a quelli secchi e mescolate bene, quindi unite a poco a poco le uova, incorporandole delicatamente finché non sono ben amalgamate e il composto non appare leggero e spumoso. Versatelo nella teglia ed infornate per 45 minuti. Togliete il dolce dal forno, lasciatelo riposare per 5 minuti e rovesciatelo su un piatto. Quando si è raffreddato conpletamente, spolverizzatelo con lo zucchero a velo.



 P.S: consiglio, meglio mettere meno zucchero circa 200g altrimenti diventa un'po' troppo dolce, forse il palato greco è abituato a sapori, diciamo zuccherosi, ma se volete evitare un'inpennata glicemica fidatevi del mio consiglio, oppure che San Fanurio vi protegga!