mercoledì, febbraio 06, 2013

La Malvisiana: miniguida di Zaragoza.


Tutte le foto sono di Roberta Rabaglia



Zaragoza è una bella sorpresa, spesso passa in secondo piano rispetto alle prestigiose vicine Madrid e Barcellona, che distano rispettivamente meno di 300 km, ma è veramente una scoperta, per chi ci capita, almeno per me lo è stata! E’ un città di 600.000 abitanti, ma non troppo caotica, non troppo moderna, antica al punto giusto, con le sue viuzze animate da tanti localini per tapear e ristorantini con menù del dia veramente onesti, circa 12 Euro a persona bibite incluse.





Io e LaRobby ci siamo capitate a fine Gennaio, in particolare il 29, il giorno del patrono San Valero (Rosconero), inaspettatamente ho trovato: festa, sfilate con semi-giganti di cartapesta dal testone enorme che animavano le vie del centro fino alla basilica del Pilar, musei gratis, concertini pre-serali di giovani cover band lungo la Gran Via e il Roscón de Reyes, tipico dolce del Santo, una ciambella di pan di spagna tagliata a metà e farcita con panna montata.

Zaragoza sembra una città addormentata, bella, ma non in maniera sfacciata, se non ci fosse stato un vento perenne, avrei sicuramente noleggiato una bici per pedalare sulle rive dell’Ebro per raggiungere la zona Expo 2008, dove il panorama cambia drasticamente e già da lontano s’intravedono le silhouettes di architetture futuristiche: una funicolare, un ponte a matitone pedo-ciclabile e un secondo ponte sullo stile navicella di Star Treck.




Il tema del villaggio dell’Expo è: l’acqua in tutte le sue declinazioni. Dei vari padiglioni uno è stato riconvertito ad acquario cittadino, ma non l’abbiamo visitato, i pesci nelle vasche mi hanno sempre fatto un’po’ tristezza, comunque, anche solo un giro in zona, vale la pena, onestamente ho avuto l’impressione di essere stata catapultata dentro un plastico.





Passiamo a qualche dettaglio pratico:

Volo. Sicuramente consiglio Ryanair se data un’occhiata alle date con un’po’ di anticipo troverete offerte stracciate, tipo il costo di un cornetto e un cappuccino al bar…
Hotels. Io posso consigliare, per esperienza diretta, l’Hotel Maza in Plaza Indipendencia, il cuore della città, scovato in offerta su booking.com a soli 20 Euri a notte a testa, una vera botta di c…infatti si tratta di un due stelle, ma nuovo, col parquet, Lcd, la filo diffusione, toni sobri-chic del beige-bianco-tortora, colazione non iclusa, ma tanto in Spagna bisogna mangiare churros freschi e cioccolata calda appena svegli, o no??!! Tipo quelli della Churreria La Fama, botteghino sulla strada, in via Alfonso I…

Mangiare è la cosa più facile e naturale del mondo a Saragozza, come del resto in tutta la Spagna, i locali non mancano e nemmeno le golosità. Se vi addentrate in uno dei tantissimi vicoli della centralissima zona de El Tubo potrete scegliere tra decine di bar a tapas.
Salta subito agli occhi, che le crocchette di patate & co (spinaci, gamberetti, prosciutto, fois gras, asparagi etc..etc..) vanno per la maggiore, potrete assaggiarle in qualsiasi declinazione, finché il gusto di fritto non vi corroderà le papille e allora direte basta, a quel punto vi dedicherete ai crostini di jamon, ai revueltos, agli huevos rotos e ai paninetti …




Io nel tubo ho apprezzato particolarmente due posticini:

La Ballena Colorá, un angusto localino dove bere cañas e mangiare paninetti squisiti, qui sono solo di due varietà con i funghi e con l’acciuga, sono la vera specialità della casa, non per niente sono stati ribattezzati  amorevolmente dagli avventori las ballenitas! Devo ammettere che la scelta di semplificazione di questo localino è proprio vincente, infatti, dopo aver visto banconi traboccanti di ogni sorta di cibo, non scegliere è quasi una liberazione. Se non vi piacciono la acciughe, cmq non siete perduti, c’è sempre l’opzione fungaiola.
In Calle de la Libertad, 16. El Tubo.

Taberna Doña Casta, le migliore crocchette del Tubo le trovate qui e anche l’imbarazzo della scelta..... Posso aiutarvi dicendovi che ho particolarmente apprezzato las croquetas di jamon e asparagi e quella con noci e fois gras e quella con il baccalà. Il bello è che le crocchette sono tutte esposte crude e vengono fritte espressamente per voi al momento, una favola!
Calle Estébanes 6. Tubo.

Poi nelle vicinanze non perdetevi il quartierino della Maddalena vicino alla chiesa omonima (Calle Heroismo), questo quartiere è il punto di ritrovo per molte serate dei giovani universitari  per una tapa o una cenetta. Qui i localini sono più spartani, ma comunque particolari e dai diversi budget. Inoltre, se di giorno passate per la zona ci sono anche tante bottegucce di giovani artigiani per lo shopping, diciamo che è la zona alternativa, più freak della città.

Consiglio alla Maddalena:

Gran Taberna Pantagruel. Molto rustica, ma è la vera taverna ispanica..e poi il patè gnam…. Calle Heroismo 35.


Taberna Berlin, ottimo economico ristorantino, di germanico ha un’po’ l’arredo tipo povero-colorato di reciclo, ma i piatti sono quelli caserecci spagnoli, molto accogliente per una cenetta a tavola, quando vi sarete stancati di stare in piedi a mangiar tapas..Calle Heroismo 13.


Per calarvi meglio nello spirito della festa vi lascio,inoltre, la ricetta del Roscón de Reyes (Ciambella dei Re Magi):

Ingredienti:


- 500 grammi di farina
- 130 grammi di zucchero
- 2  uova
- 100 Burro
- 1 pizzico di sale
- 25 gr di lievito di birra
- 100 ml di acqua
- 50 grammi di semi d'anice
- ½ litro di panna da montare
- frutta candita per decorare

Preparazione:

Fate ammorbidire il burro a temperatura ambiente.Versate la farina sulla spianatoia e fate la fontana. Aggiungete il lievito sciolto in 1/2 bicchiere di acqua tiepida, unite anche gli altri ingredienti e impastate il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo e abbastanza sodo. 
Lasciate riposare per due ore in un recipiente chiuso. Rilavorate la pasta sul tavolo e datele una forma a ciambella praticando un foro al centro del panetto.
Tagliate la frutta candita a pezzetti e  disponetela sulla ciambella.
Spennellate la superficie della ciambella con un uovo sbattuto. Cuocetela in forno a 180 gradi per mezz’ora. Sfornatela e lasciatela raffreddare. Tagliatela a metà e farcitela con la panna montata con lo zucchero a velo.

6 commenti:

  1. bravissima !!! veramente una bella zona.....!
    ciao e mille baci, Markus

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  2. tutte le foto mie?! o non è vero, o è un complimento!! ;-) che bei ricordi!! assolutamente da rifare, magari in un posto nuovo!
    Non mi potrò esimere dal provare il roscòn!
    Bellisimo post! condivido subito!
    Besos!

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  3. Si si sei la fotografa ufficiale, io credo di averle cancellate per sbaglio! ooops meno male che ci sei tu, con l'elimina mi sa che nn sono tnto brava!!

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  4. Que viaje más chulo que habéis hecho!! solo se os ha olvidado visitar los frescos de Goya de la Catedral del Pilar. Saludos a Markus, Roberta y a Sara y Roberto:

    Agus

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  5. Grande blog, verrò di nuovo qui!
    La ricetta è incoraggiante, sembra grande!

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    1. Grazie mille!!
      Io ti vengo a trovare a Cracovia allora, ma lo sai che ho studiato polacco all'università??

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